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Come farsi trovare su LinkedIn

Farsi trovare e ascoltare su LinkedIn può sembrare un’impresa complessa, ma in realtà è meno difficile di quello che sembra.

LinkedIn è una piattaforma professionale, che si basa sullo scambio di idee e contenuti che riguardano il mondo lavorativo e che segue regole diverse da social come Instagram o facebook.

Per emergere su LinkedIn sono necessarie idee chiare, studio, e soprattutto molta pratica. Un processo non sempre breve che tuttavia, con alcuni consigli di esperti del settore, è possibile velocizzare.

In questo approfondimento parliamo di come farsi trovare su LinkedIn e iniziare a vedere i primi risultati.

I consigli di LinkedIn

All’interno della sezione “Learning”, il caporedattore di LinkedIn Daniel Roth ha fornito alcuni consigli utili su come comunicare in modo efficace su questa piattaforma.

L’indicazione principale di Roth riguardo il come farsi trovare su LinkedIn è quella di parlare di sfide.

Quali sfide ci siamo trovati ad affrontare? In che modo le abbiamo superate?

Alle persone piace sapere che esistono soluzioni ai propri problemi, che persone simili a loro li hanno già affrontati e che anche loro possono migliorare la propria situazione.

Pensa agli argomenti di cui parli ogni giorno con amici, parenti o colleghi. Fai una lista. Quali temi emergono più spesso? Quali argomenti generano reazioni emotive più intense o maggiore interesse?

Sollecitando queste leve, riuscirai a ottenere maggiore attenzione e considerazione.

Come farsi trovare su LinkedIn

Secondo Daniel Roth esistono alcune semplici azioni in grado di migliorare notevolmente le performance delle proprie pubblicazioni su LinkedIn.

  1. Studia la tua audience. Prima di pubblicare, poniti alcune domande. È questo il tipo di articolo che vorresti leggere spendendo una parte del tuo tempo limitato? È un tipo di contenuto che le persone commenterebbero? I tuoi contatti vorrebbero condividere con altri ciò che stai per pubblicare? Un post che funziona è un contenuto che fa emozionare, riflettere e rispecchia un modo di essere.
  2. Crea una lista di argomenti. In questo senso è utile prendere appunti in modo costante, ricordando i temi che emergono dagli scambi con amici e colleghi di lavoro. Possono emergere argomenti interessanti di cui parlare anche informandosi sui trend del momento, seguendo gli hashtag relativi agli ambiti che ci interessano di più e approfondendo news e statistiche tratte da fonti affidabili.
  3. Rendi la scrittura un’abitudine. Prendi l’abitudine di scrivere pensieri e considerazioni. Non è necessario pubblicare ogni giorno qualcosa. Per allenarsi basta appuntare alcune note sul telefono o su un post-it. Se vuoi che le persone ti ascoltino, devi affinare le tue capacità di comunicazione.
  4. Scrivi per innescare conversazioni. Le riflessioni generiche o che non aggiungono un punto di vista personale, di solito tendono a passare inosservate. Scrivi in modo da far emergere dubbi, considerazioni e riflessioni.

Ciò che scrivi non deve essere perfetto. Non aspettare argomento o forma eccellenti per pubblicare. Continua a provare fino a trovare il tuo stile personale.

In caso di “sindrome da foglio bianco”, sappi che non devi necessariamente creare un contenuto da zero.

Potresti unirti a una conversazione già in atto con un commento. Sii parte del mondo delle persone che vuoi raggiungere, piuttosto che cercare di portare loro nel tuo.

LinkedIn è un ottimo strumento per sviluppare la tua carriera. Contattami per un preventivo senza impegno.

Meglio contenuti lunghi o più brevi?

Quanto dev’essere lungo un post? E un articolo?

Dipende dal contenuto.

A seconda della scuola di pensiero, chi si occupa di content marketing vi suggerirà un numero di battute da rispettare. Il punto è che ogni contenuto ha bisogno del numero di battute necessario per affrontare l’argomento in modo esaustivo. Né di più, né di meno.

Non è vero che le persone non hanno tempo né voglia di leggere. Se sono interessati e hai qualcosa di interessante da dire, ti ascolteranno. Di solito in questi casi scorriamo velocemente il testo cercando le informazioni rilevanti per noi (skimming).

Considera ad esempio il successo de “Il Post – Spiegato bene”, giornale online che propone contenuti lunghi e approfonditi. Grazie alla qualità dei loro approfondimenti hanno ottenuto negli anni la fiducia di un pubblico fedele, che oggi è disposto a pagare un abbonamento pur di ricevere notizie curate dalla redazione del Post.

Non farti intimorire. Dai rilevanza al messaggio e al suo valore e facilita la lettura formattando il testo in modo chiaro e leggibile. Chi è davvero interessato non ignorerà un contenuto ben fatto.

Dai importanza al titolo

Importantissima la headline, cioè il titolo o la frase iniziale. È dal titolo che il lettore decide se spendere del tempo su quel contenuto o passare oltre.

Cerca di catturare l’attenzione facendo capire subito di cosa si tratta.

Questi i consigli dell’editor Daniel Roth per scrivere contenuti che le persone hanno voglia di leggere:

  • Essere chiari. La lettura deve essere scorrevole e comprensibile. Non si devono trovare impedimenti od ostacoli alla comprensione.
  • Sii colloquiale. Non devi presentare un Proclama Reale. Più la tua audience riuscirà a identificarsi con ciò che dici, più si sentirà a proprio agio nel condividere i tuoi contenuti. Parla come se stessi dicendo le stesse cose ad un amico.
  • Riscrivi. Prova diverse headline e incipit per capire quale funziona di più. Non limitarti al primo tentativo.
  • Fai emergere il tuo punto di vista. Fai capire ai lettori che puoi restituire loro qualcosa di utile e unico, che hai elaborato in base alle tue competenze e alla tua esperienza.

Se sei esperto di logistica, ad esempio, un titolo come: “Ultime novità nella logistica” potrebbe risultare noioso. “Penso di aver capito come rendere più efficiente il trasporto sui tir” è un titolo alternativo che suscita maggiore curiosità.

10 modi per… essere dimenticati

Un’altra tendenza frequente è quella di utilizzare i numeri nei titoli. Secondo Daniel Roth, titoli come “10 modi per scrivere un contenuto” o “10 consigli pratici sulla scrittura su LinkedIn” hanno un tasso di coinvolgimento piuttosto basso e tendono ad attrarre persone meno motivate ad acquistare qualcosa da noi.

Cosa differenzia le tue liste dalle altre centinaia che esistono sul web?

Infine, secondo Daniel Roth per scrivere un buon titolo andrebbero evitati i due punti. Il titolo “Come produrre ottimi contenuti: le tecniche per ottenere like” preannuncia un contenuto serio e pesante. Un’alternativa a questo titolo è “Gli ottimi contenuti sanno come ottenere like”. Un titolo del genere è intrigante, intrattiene e fa pensare che varrà il tempo speso per leggerlo.

Come rispondere ai commenti

In generale, il consiglio di LinkedIn è quello di essere magnanimi.

Le risposte però possono variare in base alla qualità dei commenti.

  • In caso di commenti positivi: non rispondere a tutti, scegline solo alcuni, privilegiando quelli che portano avanti una conversazione.
  • Per commenti negativi: aspetta 24 ore prima di rispondere. Non è necessario rispondere a tutti colpo su colpo. Se hai sbagliato o ti fanno notare un’imprecisione o una mancanza, però, cogli l’occasione per ringraziare e modificare il post. La tua reputazione ne gioverà.
  • Troll: Non rispondere ai troll e non bloccarli. Piuttosto ignorali. Non ha senso mettersi a discutere con chi ha il solo scopo di svalutare il tuo lavoro.

Ricorda inoltre che i commenti sono un’ottima fonte di nuovi contenuti. Dai confronti generati infatti è possibile farsi un’idea delle preoccupazioni, dei desideri e dei pensieri delle persone che ti seguono e proporre nuove soluzioni.

– Leggi anche: 15 lavori in ascesa secondo LinkedIn

Farsi trovare su LinkedIn con contenuti di valore

Quando proponi contenuti utili e di valore su LinkedIn, puoi usare alcune accortezze per aumentarne la visibilità.

Il primo consiglio è quello di usare menzioni (@ seguito dal nome) per includere persone del settore e avviare una conversazione interessante (puoi provare a taggarmi in uno dei tuoi prossimi post, ad esempio).

Il secondo punto consiste nel controllare i dati dei post per capire chi sono i tuoi lettori. Dove vivono, di cosa si occupano, in quali aziende lavorano? In questo modo potresti scoprire che i tuoi post attirano un pubblico diverso da quello a cui pensavi all’inizio. Se ti poni l’obiettivo di comunicare alle risorse umane e i tuoi lettori sono addetti alle vendite, forse non stai centrando i punti significativi per gli HR.

Forse però hai trovato una nicchia disposta ad ascoltarti e prendere in considerazione i tuoi servizi…

In poche parole, i dati sono uno strumento indispensabile per produrre contenuti di valore.

La mia opinione su come avere successo su LinkedIn

LinkedIn è una piattaforma complessa. Forse anche più di altri social come Instagram o facebook. I consigli su come produrre contenuti efficaci non sono sempre ugualmente adattabili a tutti. Ogni professionista ha obiettivi diversi e un modo di pensare e di porsi solo suo. Per questo è importante trovare un proprio stile comunicativo, capire cosa funziona meglio e per chi, ma soprattutto, avere un obiettivo chiaro in mente.

Perché vogliamo ottenere successo su LinkedIn? Cosa intendiamo per successo? Perché abbiamo scelto questa piattaforma e non altre?

Il numero di “consigliato”, condivisioni e commenti può essere aumentato manipolando le emozioni (ad esempio inducendo rabbia o indignazione), ma qual è il senso per lo sviluppo del proprio percorso professionale?

Rispondere a queste domande non è sempre facile. Per sfruttare al massimo LinkedIn è consigliabile avere una visione chiara di chi siamo e dove vogliamo andare. Le vanity metrics (ad esempio i “consigliato”) sono inutili se non rientrano in una strategia più ampia.

Se sei in dubbio rispetto ai tuoi obiettivi di carriera e alle strategie da mettere in atto, potrebbe essere il caso di affidarsi a un career counselor esperto di comunicazione, con cui elaborare il piano d’azione migliore per te.

Ottieni il massimo da LinkedIn

Ogni social ha una sua audience particolare, un suo algoritmo unico e regole specifiche. Per sfruttare al meglio LinkedIn puoi studiare le indicazioni presenti su LinkedIn Learning, ad esempio. Ma se non hai tempo e hai bisogno di una consulenza personalizzata, parliamone.

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